Una delle domande più frequenti che un avvocato di diritto di famiglia si sente porre è la seguente: “In caso di separazione posso ereditare dal mio ex coniuge?

Si sa che con il matrimonio i coniugi acquistano reciproci diritti ereditari, ma non si è consapevoli di cosa può accadere in caso di separazione.

Vediamo nel dettaglio quali sono i diritti ereditari del coniuge superstite in costanza di matrimonio ed i diritti successori del coniuge separato.

 

I diritti successori del coniuge superstite

 

In caso di morte al coniuge superstite spetta una quota di patrimonio del coniuge defunto.

In ogni caso gli spetta una quota minima, detta quota di riserva, che è anche essa variabile in base a quanti altri soggetti concorrono alla successione.

Spettano, inoltre, il diritto di abitazione della casa familiare e di uso dei beni che l’arredano ai sensi dell’articolo 540, comma 2, c.c..

È irrilevante ai fini successori il regime patrimoniale dei coniugi di comunione o di separazione dei beni. Si deve sempre fare riferimento al patrimonio di cui era titolare il coniuge defunto.

 

I diritti successori spettanti al coniuge superstite separato

 

Il coniuge separato mantiene gli stessi  diritti successori del coniuge non separato sia in caso di separazione consensuale che in caso di separazione giudiziale senza addebito.

Infatti, con la separazione si ha solamente un affievolimento del vincolo coniugale ma lo status di coniuge rimane, mentre con il divorzio si ha la vera e propria cessazione degli effetti civili del matrimonio.

Quindi, al coniuge separato spetterà l’intera eredità se non concorre con altri successibili, la metà dell’eredità se alla successione concorre un solo figlio, un terzo dell’eredità se concorre alla successione con più figli, due terzi dell’eredità se concorre con gli ascendenti o con fratelli e sorelle del coniuge defunto.

Al coniuge superstite separato spettano la quota di riserva prevista dalla legge ed i diritti di abitazione e di uso.

Mentre il coniuge separato a cui è stata addebitata la separazione è escluso dalla successione ed ha solo diritto ad un assegno vitalizio se al momento dell’apertura della successione godeva degli alimenti a carico del coniuge deceduto. Ciò vale anche nel caso in cui la separazione sia stata addebitata ad entrambi i coniugi.

Anche la pensione di reversibilità spetta al coniuge separato, mentre spetta in quota al coniuge separato con addebito se godeva degli alimenti.

Per ciò che attiene al TFR (trattamento di fine rapporto), anche questo spetta al coniuge separato in concorso con i figli e i parenti entro il terzo grado se conviventi con il lavoratore defunto.

Importante! Non dimenticate che il TFR del lavoratore defunto e la pensione di reversibilità spettano agli eredi che ne hanno diritto anche se questi ultimi hanno rinunciato all’eredità.

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