Quando un matrimonio finisce, la coppia attraversa un momento molto difficile e impegnativo sia a livello emotivo che economico.

Mentre le questioni finanziarie possono essere ridotte ad una serie di transazioni commerciali se hai una mentalità imprenditoriale, la componente psicologica, invece, potrebbe risultare più complessa ed ardua.

Mi riferisco al cosiddetto “gioco della colpa” che spesso si trovano ad affrontare alcune coppie con conseguente aumento del conflitto e dell’escalation di frustrazione e rabbia.

Sotto un profilo puramente legale, devi sapere che quando l’intollerabilità della convivenza è la conseguenza diretta della crisi del rapporto coniugale, l’altro coniuge può chiedere la separazione con addebito.

Ovviamente non devono mancare le prove specifiche che dimostrino la violazione dei doveri matrimoniali.

Affrontare una separazione volendo a tutti i costi dimostrare che l’altro coniuge è l’esclusivo responsabile della rottura del rapporto matrimoniale non farà che aumentare i conflitti ed apporterà un coinvolgimento eccessivo degli avvocati ed un inevitabile aumento delle spese legali.

Tuttavia in alcuni casi è l’unica strada percorribile, ma è importante conoscere quali sono i presupposti che la legge richiede per arrivare ad una pronuncia di addebito.

La prima cosa da fare è dimostrare al giudice che vi è stata una violazione cosciente e volontaria di uno dei doveri matrimoniali da parte dell’altro coniuge e che tale violazione ha determinato l’intollerabilità della vostra convivenza.

Hai provato il dolore di scoprire che tuo marito o tua moglie ti ha tradito?

Ecco che stai affrontando la più antica e famosa forma di tradimento che viene denominata infedeltà, la quale integra una grave violazione dei doveri coniugali in grado di determinare l’addebito della tua separazione.

Il tradimento (o meglio l’infedeltà) è la violazione di un patto, di un progetto che avevi condiviso con il tuo/a partner, la violazione di un accordo che ha comportato una serie di investimenti affettivi ed economici.

Dopo un tradimento è estremamente difficile avere le idee chiare. Potresti essere dominato/a da tale rabbia e risentimento che chiedi al tuo avvocato di procedere in modo aggressivo e vendicativo.

Tuttavia, la semplice violazione del dovere di fedeltà non determina automaticamente la pronuncia di addebito perché dovrai dimostrare che la crisi coniugale è riconducibile causalmente al comportamento fedifrago, sleale, volontario e consapevole del tuo coniuge.

In buona sostanza devi dimostrare che la violazione del dovere coniugale è stata la causa della crisi e non l’effetto della crisi medesima.

Il Giudice svolgerà una indagine approfondita del comportamento di entrambi i coniugi, valuterà con attenzione le prove che gli vengono fornite da entrambe le parti e poi deciderà di chi è la colpa della dissoluzione del rapporto  coniugale.

Ma quali sono le violazioni che possono determinare l’addebito?

  1. le violazioni del dovere di fedeltàassistenza morale e materiale, collaborazione nell’interesse della famiglia e coabitazione ( art.143.c.c.);
  2. le violazioni dei diritti costituzionali come il principio di dignità, di uguaglianza morale e giuridica, del diritto alla salute e della libertà religiosa;
  3. i comportamenti violenti, le condotte vessatorie, i comportamenti autoritari ed ingiuriosi nonché il persistente atteggiamento rigido di un coniuge nei confronti dei figli, varie forme di prevaricazioni etc.

QUALI SONO LE CONSEGUENZE PER IL CONIUGE AL QUALE È STATA ADDEBITATA LA SEPARAZIONE?

  • Non ha diritto al mantenimento. La perdita dell’assegno di mantenimento è una sanzione al comportamento del coniuge trasgressore che prescinde dalla condizione economica in cui si trova. Laddove, però, ve ne sono i presupposti il coniuge trasgressore mantiene il diritto agli alimenti.
  • Perde i diritti successori nei confronti dell’altro coniuge conservando solamente il diritto a un assegno vitalizio, laddove, all’apertura della successione, godesse già dell’assegno alimentare a carico di quest’ultimo.
  • Perde il diritto alla pensione di reversibilità e ad altre indennità e prestazioni previdenziali riconosciute al coniuge defunto.
  • Subisce la condanna alle spese legali del giudizio.
  • Può subire la condanna a risarcire il danno all’altro coniuge a cui non è stata addebitata la separazione.

ATTENZIONE AL DOPPIO ADDEBITO!

Non è così infrequente che il Giudice, valutati con attenzione i comportamenti dei coniugi, li ritenga entrambi gravemente contrari ai doveri imposti dal matrimonio ed idonei a determinare la dissoluzione del vincolo matrimoniale. In questo caso pronuncia la separazione con addebito ad entrambi i coniugi.

Il giudice non potrà effettuare una gradazione delle colpe e responsabilità dei rispettivi coniugi, quindi le conseguenze economiche sopra descritte ricadranno inevitabilmente su entrambi gli ex coniugi.

Come vedi è sempre rischioso oltre che dispendioso farsi guidare dal rancore, dalla rabbia e dalla ricerca della vendetta, se il tuo matrimonio è giunto al capolinea, fai un passo avanti e rinuncia  all’idea che il passato avrebbe potuto essere diverso.

Chiama un avvocato esperto in diritto di famiglia per le tue domande sull’addebito nella separazione personale dei coniugi.

Hai bisogno di saperne di più? Contattaci: analizzeremo insieme la tua situazione attuale e ti aiuteremo a trovare la migliore soluzione per il tuo caso specifico.