“Quando pensi di avere tutte le risposte, la vita ti cambia tutte le domande” diceva il mitico Charlie Brown .
Ma alla domanda delle cento pistole come rispondere?
Fino a quando dobbiamo mantenere i nostri figli?
Si sa che ai genitori spetta l’onere di continuare ad erogare l’assegno di mantenimento fino a quando il figlio maggiorenne non abbia raggiunto la completa indipendenza economica.
Con il raggiungimento della maggiore età, infatti, non cessa l’obbligo del genitore al mantenimento, anzi esso perdura, immutato, finché il genitore interessato alla declaratoria della cessazione dell’obbligo stesso non dia la prova che il figlio abbia raggiunto l’indipendenza economica o che il mancato svolgimento di un’attività economica dipenda da un atteggiamento di inerzia o di rifiuto ingiustificato dello stesso figlio.
Difficilissimo, però, è accertare quando il figlio si rifiuti in modo ingiustificato di svolgere una attività lavorativa .
Infatti, devono essere valutate le aspirazioni del giovane, il suo percorso scolastico, universitario e post-universitario oltre che alla situazione del mercato del lavoro, con una particolare attenzione al settore nel quale il figlio ha indirizzato la sua formazione e specializzazione.
Quindi, se avete figli non indolenti ed operosi con un buon curriculum scolastico, sebbene ultraventenni e senza lavoro fisso, ma con occupazioni saltuarie non in grado di garantire loro la indipendenza economica, dovete continuare a contribuire al loro mantenimento.
Ricordatevi che certificare il raggiungimento dell’indipendenza economica non spetta al figlio maggiorenne, ma a voi genitori.
L’onere della prova è solamente vostro!
Può succedere, inoltre, che il maggiorenne trovi per un periodo un impiego stabile che gli permetta di raggiungere la piena autosufficienza economica, ma che dopo qualche tempo questo lavoro venga meno.
Come comportarsi in questa circostanza?
Qualche pronuncia della Cassazione ha stabilito che in questo caso il genitore non deve più provvedere al mantenimento, perché tale obbligo si è estinto definitivamente con il raggiungimento dell’indipendenza economica del figlio.
Tuttavia, se dovessero verificarsi le condizioni di un reale stato di bisogno, il figlio può chiedere la corresponsione degli alimenti, ovvero una sorta di mantenimento in misura ridotta per avere quanto necessario per vivere.
Un’altra sentenza della Cassazione ha stabilito che il genitore ha l’obbligo di mantenimento dei figli finché non dimostri l’inizio dell’attività economica (o dell’occupazione) del figlio ed eventualmente che il successivo stato di disoccupazione sia dipeso da un comportamento colpevole attribuibile allo stesso figlio.
Solo in caso che il figlio convoli a nozze cessa l’obbligo di mantenimento per il genitore.
E come diceva Filumena Marturano “ I figli… so’ pezzi ‘e core”, ma anche una consistente fetta del nostro stipendio, aggiungiamo noi.